Facilities management: cosa fa un Facility Manager

Il Facility Manager è una nuova figura professionale che si va affermando nelle grandi come piccole realtà imprenditoriali. Il suo scopo è ottimizzare gli spazi lavorativi. Un luogo di lavoro scomodo, che abbia barriere architettoniche, oltre a rallentare i processi della catena di produzione, può rappresentare un pericolo per la salute e l’incolumità dei dipendenti.
L’ambiente in cui si lavora deve essere funzionale a quello che i lavoratori devono raggiungere. Il facilities management deve in altri termine verificare che il lavoro svolto dagli impiegati che non sono direttamente interessati alla produzione principale dell’attività abbiano un luogo di lavoro comodo congeniale a raggiungere elevati livelli di produttività.
Il Facility Manager si occupa di verificare infrastruttura di rete, l’apparato comunicativo interno ed esterno, la sicurezza e l’antinfortunistica, il controllo degli accessi, i servizi annessi all’accoglienza dei dipendenti, come il nido e la mensa, la salubrità degli uffici e il controllo dei condizionatori.
Si tratta di una figura professionale ricercata in azienda, che molto spesso si tende ad assumere stabilmente. In alcuni casi, però è assunta in outsourcing, rivolgendosi ad aziende specializzate.
Il facility manager ha il compito di seguire alcuni aspetti aziendali che non devono essere trascurati per il corretto funzionamento dell’attività e il raggiungimento del core aziendale nei tempi e senza sprechi.
Ha un ruolo cuscinetto, poiché non partecipa direttamente alla produzione del bene o del servizio dell’impresa, ma contribuisce attivamente a spianare eventuali difficoltà che possono nascere.
I campi di intervento del facilities manager sono innanzitutto strategico, come ad esempio individuare i servizi esterni, di cui l’azienda non può farne a meno a costi inferiori, ma di qualità superiore. È richiesta analisi e alle necessità dei dipendenti, deve avere un rapporto diretto con ciascuna forza lavorativa, per capire eventuali insofferenze e se, a parere degli impiegati, il management può fare qualcosa per migliorare la situazione.
Il manager che si occupa delle strutture aziendali deve essere in grado anche di gestirle al meglio e quindi capire quando sia necessario procedere al rinnovamento, al controllo e alla relativa manutenzione degli immobili, dell’hardware, del software e degli impianti esterni ed interni all’impresa.
Lo sviluppo delle reti richiede un rinnovamento continuo che porta a pensare la realtà come un insieme di parti collegate. Si parla di Internet of Things, la rete delle cose, per indicare il collegamento tra realtà all’apparenza diverse ma che in virtù della Rete diventano una cosa sola.
Il Facilty manager è oggi una figura molto importante, ad essa viene riconosciuta la capacità di abbattere i costi e di valorizzare la forza umana presente nell’azienda. Un ambiente sano, sotto tutti gli aspetti, è altamente produttivo e raggiunge più facilmente gli obiettivi aziendali, abbattendo i costi di eventuali ritardi e perdite economiche.
Molto spesso si tende ad avere questa figura professionale all’interno dell’impresa, ma, soprattutto per le aziende di piccole dimensioni, si tende ad affidarsi ad un’azienda esterna che presta gli interventi a seconda delle condizioni contrattuali sottoscritte.
Il facility manager con il suo lavoro porta l’azienda a migliorare la percezione che il mercato ha della stessa. Un’azienda sana è apprezzata all’esterno non solo per i risultati del processo lavorativo ma anche per l’ambiente in cui vivono i suoi dipendenti.
Un esempio in rete di aziende che offrono servizi di facility manager è possibile visionarlo a questo indirizzo.