Come conservare il caffè: tutti i consigli da seguire

La cultura culinaria italiana non può mai fare a meno di una delle bevande più caratteristiche, amate e consumate all’interno del Bel paese: il caffè. Questa bevanda rappresenta un vero e proprio must di una tradizione tutta italica, che ne definisce l’utilizzo a colazione, a metà mattinata, dopo pranzo e non solo; insomma, chiunque ama una tazzina di caffè e tutti vogliono gustarla attraverso l’aroma intenso e gustoso. Purtroppo, riuscire a ottenere un sapore e un odore costantemente intenso non è assolutamente semplice, dal momento che questo stesso è determinato da una serie di accorgimenti che dovranno essere seguiti per capire come conservare il caffè; cercando di evitare i falsi miti e considerando soltanto questioni di natura tecnica, sono indicati alcuni consigli da seguire per ottenere la migliore conservazione possibile per il proprio caffè.
Caffè in grani o macinato: come acquistarlo?
Il primo interrogativo che bisogna necessariamente porsi, a proposito della vivibilità e della conservazione del proprio caffè, riguarda la sua qualità e consistenza. Tantissime persone si servono di caffè macinato, che spopola soprattutto per uso domestico data la sua capacità di essere non soltanto economico e compatto, ma anche più veloce da realizzare; chi possiede il caffè macinato sa, però, che questo stesso va prima incontro alla dispersione dell’aroma e del suo profumo intenso, a causa di un processo di ossidazione che risulta essere naturale, se si considera la composizione del caffè.
Trattandosi di una superficie differente rispetto a quella del grano (il seme da cui si ottiene il caffè), il caffè macinato viene a contatto con l’aria in modo molto più rapido, e per questo motivo va incontro all’ossidazione 50 volte prima rispetto al caffè in grani, per quanto si possano maturare tutti i possibili accorgimenti per scongiurare questa possibilità. Per questo motivo, il caffè in grani rappresenta la soluzione se si vuole ottenere un caffè costantemente intenso e ricco di sapore: ogni grano, infatti, una volta estratto dalla sua confezione ha una durata di circa 18 ore, e mantiene il suo sapore intenso per 10 giorni; servendosi di un macina grani ci si renderà conto della differenza in termini pratici.
Consigli da seguire per conservare il caffè
A questo punto, dopo aver sottolineato la differenza tra il caffè macinato e quello in grani, per quel che concerne la conservazione dello stesso e del suo aroma, si può procedere con alcuni accorgimenti e consigli che possono essere seguiti per ottenere un caffè che sia costantemente gustoso e intenso. Per prima cosa, bisognerà scongiurare alcuni falsi miti che vengono messi a punto in modo erroneo, e che potrebbero portare a rovinare il proprio caffè: non esiste agente esterno, come la buccia di mela o di arancia, che possa garantire una conservazione migliore del caffè; anzi, inserire qualcosa di esterno all’interno del caffè, che sia esso macinato o in grani, ne altera il sapore per un discorso chimico. In secondo luogo, conservare il caffè in frigo o in freezer non aiuterà la sua stabilità: il caffè è molto sensibile a shock termici, dunque il freddo del frigorifero provocherà un suo danneggiamento.
Detto ciò, la migliore conservazione possibile potrà avvenire acquistando confezioni piccole e ad uso familiare (abbondare con le misure provocherà solo un aumento delle possibilità di deterioramento del caffè), da inserire all’interno di confezioni piccole, asciutte e compatte. E’ importante che queste confezioni non siano trasparenti, così da non subire l’effetto del sole e della luce. Allo stesso tempo, il caffè dovrà essere posizionato in un luogo asciutto e al riparo da sbalzi di temperatura, avente una temperatura che oscilla dai 15 ai 25 gradi. In questo modo, si potrà godere del proprio caffè per il maggior tempo possibile.